Metodo Wim Hof e Sistema Immunitario
Il Metodo Wim Hof (WHM) combina tre elementi: respirazione consapevole, esposizione graduale al freddo e allenamento mentale alla concentrazione. Studi scientifici hanno dimostrato che questo approccio può influenzare positivamente il sistema immunitario, soprattutto nella riduzione dell’infiammazione.
Riduzione dell’infiammazione
Uno dei risultati principali è che il Metodo Wim Hof riduce le sostanze che causano infiammazione nel corpo.
Le citochine pro-infiammatorie sono molecole che il sistema immunitario produce per combattere infezioni o lesioni. Ma se sono presenti in eccesso, possono provocare problemi e peggiorare malattie come quelle autoimmuni.
Il Metodo Wim Hof, invece, aumenta le citochine anti-infiammatorie, come l’interleuchina-10 (IL-10), che servono a spegnere l'infiammazione e riportare l'equilibrio.
Alcuni studi dimostrano che questo effetto può essere simile a quello dei farmaci corticosteroidi, spesso usati per combattere infiammazioni gravi, ma senza gli effetti collaterali di questi farmaci (come aumento della pressione, indebolimento del sistema immunitario, ritenzione di liquidi, ecc.).
In esperimenti controllati, ai volontari è stata iniettata un’endotossina, una sostanza derivata da batteri morti, che normalmente scatena una reazione infiammatoria. Nei praticanti del WHM, questa reazione è stata molto più lieve rispetto a chi non aveva praticato il metodo.
Il gruppo di controllo, in questi studi, è il gruppo di persone che non ha fatto il Metodo. Serve per confrontare i risultati e capire se il Metodo funziona davvero.
Effetti ormonali e sul sistema immunitario
Durante la respirazione tipica del Metodo Wim Hof, il corpo produce una grande quantità di adrenalina (chiamata anche epinefrina), una sostanza chimica che attiva il corpo, aumenta l’energia e può anche ridurre l’infiammazione.
Anche il cortisolo, un altro ormone dello stress, viene rilasciato. Nei praticanti abituali del metodo, però, il cortisolo torna ai livelli normali più rapidamente rispetto a chi non lo pratica. Questo indica che il corpo si stressa meno e recupera più in fretta.
L’esposizione al freddo, un altro elemento del Metodo, stimola la produzione di noradrenalina e altre molecole che migliorano la vigilanza, la prontezza mentale e la capacità del corpo di reagire agli stimoli esterni.
Alcuni studi stanno esplorando anche come il Metodo possa modificare positivamente i globuli bianchi, le cellule del sangue che ci proteggono dalle infezioni. In particolare, si stanno studiando i monociti (cellule che "mangiano" virus e batteri) e i linfociti T (cellule che riconoscono e distruggono cellule infette). L’ipotesi è che il WHM li renda più reattivi e regolati, ma servono ulteriori conferme.
Meccanismi biologici coinvolti
La produzione di adrenalina, innescata dalla respirazione del metodo, stimola la produzione di interleuchina-10 (IL-10), che riduce l'infiammazione.
Durante la pratica ci sono anche fasi di ipossia controllata, cioè momenti in cui nel sangue c’è meno ossigeno, ad esempio durante le apnee (trattenute del respiro). Se fatto in modo sicuro e guidato, questo stimolo può rafforzare il corpo e migliorare la sua capacità di adattarsi.
Questo tipo di stimolazione viene definita ormetica o eustress: è una forma di stress benefico, cioè un piccolo sforzo controllato che spinge il corpo a rafforzarsi e adattarsi, rendendolo più resistente.
L’esposizione al freddo attiva anche il sistema endocannabinoide, un sistema interno al corpo che regola umore, memoria, appetito, e risposta al dolore. Questo può spiegare alcuni effetti positivi del metodo sull’umore e sul benessere mentale.
Infine, la respirazione del Metodo Wim Hof tende a rendere il sangue più alcalino, cioè meno acido, il che può facilitare alcuni processi metabolici, come la produzione di calore interno da parte del grasso bruno.
Il grasso bruno è un tipo particolare di grasso che non serve a immagazzinare energia, ma a generare calore. È particolarmente attivo durante l’esposizione al freddo e può aiutare a regolare la temperatura corporea.
La sinergia degli elementi
Quando si dice che "la sinergia tra respirazione, freddo e focus mentale genera i risultati più significativi", si intende che ogni componente del metodo da solo ha effetti benefici, ma è l’unione dei tre (respiro, freddo e concentrazione mentale) a produrre i risultati migliori e più completi.
Il Metodo Wim Hof funziona proprio perché lavora su corpo e mente contemporaneamente, attivando diversi meccanismi che si rafforzano a vicenda.
Limiti e raccomandazioni
Gli studi disponibili finora sono molto promettenti, ma vanno interpretati con cautela.
Molti sono stati fatti su piccoli gruppi di persone, spesso uomini giovani e in buona salute. Serve più ricerca per capire l’effetto su donne, anziani, o persone con condizioni mediche.
Alcuni risultati potrebbero essere influenzati anche dall’effetto placebo: quando una persona crede che qualcosa funzioni, a volte il solo atto di crederci porta dei benefici reali. Tuttavia, molti degli effetti osservati (come l’aumento di adrenalina o la riduzione delle citochine infiammatorie) sono misurati in laboratorio, quindi non sono solo psicologici.
L’intensità dell’esposizione al freddo – cioè quanto freddo e per quanto tempo – deve essere aumentata gradualmente, in base alla propria esperienza e al proprio stato fisico. Non bisogna mai forzarsi oltre il proprio limite.
La costanza è fondamentale: per ottenere benefici duraturi, si consiglia di praticare il Metodo almeno 4 volte a settimana.
BIBLIOGRAFIA
Voluntary activation of the sympathetic nervous system and attenuation of the innate immune response in humans
Autori: Kox, M., van Eijk, L.T., Zwaag, J., van den Wildenberg, J., Sweep, F.C.G.J., van der Hoeven, J.G., Pickkers, P. (2014)
Rivista: PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences, 111(20), 7379–7384
Descrizione: Studio clinico condotto su Wim Hof e su volontari addestrati con il suo metodo. Dimostra che respirazione, meditazione ed esposizione al freddo possono modulare volontariamente il sistema nervoso autonomo e ridurre la risposta infiammatoria innata (es. TNF-α) dopo iniezione di endotossina (LPS).
Rilevanza: Evidenza diretta dell’influenza del Metodo Wim Hof sul sistema immunitario.
Alterations in brain and immune function produced by mindfulness meditation
Autori: Davidson, R.J., Kabat-Zinn, J., Schumacher, J., Rosenkranz, M., Muller, D., Santorelli, S.F., Urbanowski, F., Harrington, A., Bonus, K., Sheridan, J.F. (2003)
Rivista: Psychosomatic Medicine, 65(4), 564–570
Descrizione: I partecipanti a un programma di meditazione mindfulness hanno mostrato una maggiore risposta immunitaria (produzione di anticorpi) a un vaccino antinfluenzale.
Rilevanza: Ricollega la meditazione (parte integrante del metodo) al miglioramento della funzione immunitaria.
The neuroscience of mindfulness meditation
Autori: Tang, Y.Y., Hölzel, B.K., Posner, M.I. (2015)
Rivista: Nature Reviews Neuroscience, 16(4), 213–225
Descrizione: Rassegna sui cambiamenti cerebrali e fisiologici indotti dalla meditazione. Evidenzia effetti su stress, infiammazione e funzioni immunitarie tramite modulazione del sistema nervoso autonomo.
Rilevanza: Fornisce basi neuroscientifiche ai benefici immunitari della meditazione.
How Breath-Control Can Change Your Life: A Systematic Review on Psycho-Physiological Correlates of Slow Breathing
Autori: Zaccaro, A., Piarulli, A., Laurino, M., Garbella, E., Menicucci, D., Neri, B., Gemignani, A. (2018)
Rivista: Frontiers in Human Neuroscience, 12, 353
Descrizione: Revisione sistematica sugli effetti fisiologici della respirazione lenta. Include riduzione dello stress, miglioramento della variabilità della frequenza cardiaca e impatto sul sistema immunitario.
Rilevanza: Collega il controllo del respiro (fondamentale nel Metodo Wim Hof) alla regolazione immunitaria.